La premessa è doverosa: una giornata è insufficiente per andare alla scoperta del Sannio. Potete scegliere di visitare qualche borgo ma non vi basterà e rischiate di tornare a casa con l’amaro in bocca. Prendetevi il vostro tempo, non siate frettolosi, rispettate i tempi “lenti” di questo territorio, rilassatevi ed ambientatevi. Data la loro vicinanza, è possibile visitare più zone in un’unica soluzione. Se avete pianificato un weekend lungo, avete fatto la scelta giusta: in questo modo è più facile imbattervi in appuntamenti culturali ed eventi che le tante associazioni presenti sul territorio, promuovono. Ricordatevi inoltre che la maggior parte dei musei e delle strutture turistiche sono chiuse il lunedì.
BENEVENTO E DINTORNI IN UN GIORNO
Le storiche stradine del centro e le splendide piazze del corso Garibaldi risplendono alla luce del sole del primo mattino. Ecco il posto migliore per cominciare il vostro tour culturale ed enogastronomico: già che siete in zona fate un salto nella parte alta della zona pedonale, tra piazza Castello e piazza Matteotti (c’è la chiesa di S.Sofia, dichiarata patrimonio Unesco, c’è il Museo del Sannio con un accogliente infopoint pronto ad esaudire qualsiasi vostra richiesta culturale sulla città), per poi continuare alla scoperta dell’Hortus Conclusus di Mimmo Paladino, dell’arco di Traiano, della Cattedrale e del quartiere medievale Triggio dove sorge, maestoso, il Teatro Romano. Una buona base culturale è quella che ci vuole per preparare degnamente il nostro viaggio enogastronomico. Benevento è piena di splendidi caffè con graziosi spazi all’aperto: potete gustare le migliori accompagnate dai dolci di artigiani locali e da un vasto assortimento di torronicini delle più prestigiose realtà beneventane e sannite. Se si è fatta ora di pranzo, anche in questo caso avrete l’imbarazzo della scelta: i vicoli del centro storico offrono ristoranti e locande dove è possibile trovare prelibatezze beneventane (chiedete come primo piatto lo ‘scarpariello‘, oppure per gli appassionati di carne la “padellaccia” o “la salsiccia rossa di Castelpoto con i broccoli”. Se volete “fare i conti” con la tradizione e visitate la città nel periodo natalizio non esitate a chiedere una bella zuppa di cardone, oppure fatevi cucinare il baccalà). Nel pomeriggio potete scegliere di raggiungere la valle Telesina dove, tra Torrecuso, Solopaca, Guardia Sanframondi e Castelvenere avrete la possibilita’ di gustare il meglio della produzione vitivinicola sannita e visitare splendidi borghi. Se il vino non è il vostro forte e preferite saziare la vostra vena gastronomica diversamente, bastano pochi chilometri di auto dalla città e vi troverete tra i borghi di S.Angelo a Cupolo, Ceppaloni, S.Leucio del Sannio ed Arpaise alla ricerca dei tartufi del Sannio. Tanta quiete vi stupirà ma se avete ancora energia da spendere tornate a Benevento e lanciatevi nuovamente tra i vicoli del centro per scoprire la vita notturna locale.
IL SANNIO IN DUE GIORNI
Volete gironzolare tra i “Borghi più belli d’Italia”, ‘Bandiere Arancioni Touring Club”, “Città del Vino”, “Città della Ceramica”, “Città Slow” e prelibatezze locali? Sarete subito accontentati. Dopo la prima giornata a Benevento e dintorni tocca alla splendida Sant’Agata de’Goti: set cinematografico di piccole e grandi produzioni, borgo italiano e autentico, ricco di storia, cultura e sostenibilità. Il centro storico è una bomboniera, da visitare a piedi o in bicicletta. Tra chiese longobarde e normanne, non ci vorrà molto a farvi conquistare dalla buona gastronomia: i caffè offrono dolci originali (ad esempio dolci, gelati e liquori a base di mela annurca, frutto che in questo territorio è un vero e proprio marchio gastronomico), ottimi formaggi e locande dove è possibile pranzare piatti della tradizione locale. Prima di lasciare Sant’Agata de’Goti non dimenticate di scattare una foto ricordo con vista la “costone”. A poca distanza si raggiunge Cerreto Sannita, una splendida cittadina che, insieme alla vicina San Lorenzello, è patria della ceramica. Lungo la strada principale ci sono decine di botteghe aperte (e un museo) dove, se siete fortunati, potete ammirare gli artigiani al lavoro. Continuate a perdervi nei vicoli del suggestivo centro storico e sarà il vostro olfatto a guidarvi, attratto dai tarallifici. Se non siete ancora appagati spostatevi solo di qualche chilometro e bissate visitando il borgo di San Lorenzello ed il suo territorio. C’è ancora tempo per visitare un altro paese, Cusano Mutri: stavolta però portatevi dietro un vestito più pesante, perchè, superata la pittoresca strada che collega questo centro con Cerreto Sannita, si sale a circa 500 metri di altezza, a valle del Matese. Anche stavolta vi troverete a visitare un borgo suggestivo, patria dei funghi e dell’arte dell’infiorata (si tengono due eventi molto importanti durante l’anno). Inutile dirvi che tra ristoranti, locande e panetterie, avrete l’imbarazzo della scelta. Se poi preferite lasciare i centri abitati e cenare (e pernottare) in agriturismi degni di questo nome, troverete sicuramente quello che farà al caso vostro.
IL SANNIO IN TRE GIORNI
Partite di buon mattino e, prima di lasciare definitivamente questa zona, fate un salto a Pietraroja. Nel piccolo borgo sannita ci sono poche attività commerciali ma, grazie alla grande ospitalità della gente, chiedete se qualcuno vi può far assaggiare il prosciutto di Pietraroja oppure vi prepara un piatto di carrati, pasta lavorata a mano tipica di questo borgo. Prendetevi il vostro tempo, magari nell’attesa potete visitare il “Paleolab”, il sorprendente museo di geologia e paleontologia che ricostruisce l’area intorno Pietraroja come doveva essere circa 110 milioni di anni fa (quando era in vita l’esemplare del piccolo dinosauro della specie Scipionyx samniticus, ribattezzato informalmente Ciro, rinvenuto in quell’area). E’ tempo di continuare il nostro viaggio tra i borghi del Sannio raggiungendo la valle Telesina: se non l’avete visitata il primo giorno, nessun problema. Gli appassionati di vino troveranno cantine all’avanguardia, prodotti unici indissolubilmente legati al territorio e paesaggi di rara bellezza. Guardia Sanframondi (la città dei Battenti), Torrecuso, Solopaca, Castelvenere (il borgo più vitato d’Italia), Faicchio (o S.Lupo per l’olio): c’è da scegliere se si vuole continuare a visitare la provincia, perchè ogni borgo ha le sue caratteristiche ed ogni azienda vitinicola la sua storia da raccontare. All’ombra della “Bella Dormiente” si può proseguire percorrendo una strada panoramica che da Torrecuso porta a Foglianise (famosa per la rinomata festa del Grano che si tiene ad agosto) e vi conduce nel cuore della valle Vitulanese: ancora cantine vitinicole protagoniste, tanta storia ed un panorama mozzafiato, quello del Taburno Camposauro. Dopo tanta attività si raggiunge Montesarchio, l’antica Caudium, dove è d’obbligo visitare la zona del castello e la sua spettacolare mostra “Rosso Immaginario”. Poi restate in zona per scegliere tra ristoranti, bar e locali notturni.
IL SANNIO IN QUATTRO GIORNI
A questo punto ci troviamo davanti ad un bivio: preferire l’Alto Sannio oppure il Fortore. Ardua scelta, perchè la zona esclusa non meriterebbe questo smacco! Poco male, vi siete creati da soli un buon motivo per ritornare. Mettiamo caso che avete scelto di visitare l’Alto Sannio ed allora partite da Casalduni e Pontelandolfo: questi due borghi, oltre ad essere molto suggestivi e ricchi di specialità gastronomiche, sono accumunati da un triste evento, un vero e proprio massarco avvenuto nell’agosto del 1861 che li mise a ferro e fuoco, in pieno brigantaggio. Casalduni è rinomata per l’ottima produzione olivicola (assieme alla vicina S.Lupo) mentre Pontelandolfo è famosa per i festeggiamenti del Carnevale che culminano con il “gioco della ruzzola“. La qualità dei formaggi del Sannio qui raggiunge livelli altissimi. Basta recarsi a Morcone, vero e propio scrigno gastronomico sannita, oltre ad essere un borgo tutto da visitare. La produzione casearia della zona è formidabile, con prodotti al 100% made in Sannio facilmente individuabili nelle campagne di borgo: chiedete ai morconesi dove pranzare qualcosa di buono, vi tempesteranno di notizie utili! I piaceri della cucina lasciano spazio ai paesaggi naturalistici: ecco perchè è consigliabile una visita all’Oasi Wwf di Campolattaro, una diga che si apre tra le colline sannite, vero e proprio “polmone azzurro” del territorio. A poca distanza si arriva comodamente a Circello e Colle Sannita, fino a chiudere il vostro weekend nel Sannio, se avete possibilità di un altro pernottamento, presso la zona del lago di Decorata dove verrete a conoscenza della storia della colonìa mentre cenate in uno degli agriturismi della zona. Se invece preferite trascorrere la vostra ultima giornata nel Fortore, allora cominciate da Pietrelcina, il borgo dove è nato Padre Pio. La buona gastronomia sarà subito dopo protagonista raggiungendo San Giorgio la Molara (borgo rinomato per gli allevamenti di carne marchigiana Igp e per l’ottima produzione casearia) oppure tirando dritto fino a San Marco dei Cavoti, patria del torrone croccantino del Sannio. Farsi rapire dai profumi di questa specialità sarà molto facile: basta passeggiare per la strada principale del centro abitato e perdersi nel gusto unico che i torronifici propongono, oltre all’ottima cassatina locale. Il viaggio enogastronomico si trova dinanzi ad un altro bivio: continuare verso Montefalcone Valfortore e proseguire fino a Castelfranco in Miscano, famoso per la produzione di caciocavallo. Diversamente tirate dritto fino a Baselice (il borgo del ‘moscato’ e degli ottimi agriturismi in zona) e concludete la vostra esperienza a San Bartolomeo in Galdo, terra di confine tra Campania e Puglia.
Contenuti: Gaetano Vessichelli
Foto: Gaetano Vessichelli e Fabrizio De Cunto